Per tutti noi, moto è sinonimo di libertà e avventura: quante volte ci troviamo a fantasticare su epici viaggi, in solitaria o con gli amici, su strade mozzafiato negli angoli più remoti e inospitali del pianeta? I deserti dell’Africa, i vertiginosi valichi dell’Himalaya, la soffocante vegetazione delle foreste tropicali… partire per esperienze simili, però, è tutt’altro che facile, e spesso i sogni sono condannati a rimanere tali. Questo non significa, comunque, che non ci si possa emozionare lo stesso a due passi da casa: proprio per questo, abbiamo scelto di raccogliere tre itinerari alla portata di tutti, perfetti per godersi una giornata in sella circondati da panorami spettacolari a poche ore da Milano.
Berninapass e Malojapass
Iniziamo con un itinerario che molti di voi, probabilmente, conosceranno già: in effetti St. Moritz, tappa intermedia del nostro giro, è una meta molto gettonata per chi parte da Milano. Tuttavia, vista anche la bella esperienza fatta quest’ìnverno al The Ice e la nostra passione per i tornanti di montagna, non potevamo proprio escludere questo splendido percorso dalla nostra piccola guida.
Si parte da Milano, uscendo dalla città in direzione Nord, facendo rotta verso Lecco. Da lì, si costeggia il Lago di Como per tutta la sua lunghezza, fino a Colico. In questo tratto ci sono due opzioni: la Statale 36, più rapida ma decisamente poco panoramica, soprattutto a causa delle molte gallerie, oppure la “vecchia” Provinciale 72, che costeggia le rive del lago snodandosi attraverso numerosi paesini a dir poco pittoreschi: a voi la scelta!
Raggiunto l’alto lago, si imbocca la Statale 38 dello Stelvio, percorrendo la Valtellina verso Ovest fino a Tirano: da qui in poi, il percorso entra nel vivo, e la magnifica piazza del paese, tagliata dalle rotaie del leggendario trenino rosso del Bernina, offre un assaggio dell’atmosfera magica che si respirerà da qui in poi. A questo punto la strada inizia a salire, e ben presto si attraversa il confine entrando in Svizzera. Oltrepassato il lago di Poschiavo e alcuni borghi, inizia il passo del Bernina vero e proprio: si prende quota molto rapidamente, e quasi all’improvviso la vallata si allarga sulla sinistra incorniciando la vista mozzafiato dei maestosi ghiacciai che sovrastano il valico. Raggiunto il passo è d’obbligo una sosta per ammirare il panorama; poi, una volta risaliti in sella, inizia la lunga discesa verso Pontresina e St. Moritz.
Dalla perla dell’Engadina si prosegue verso Silvaplana, e poco dopo ci si trova catapultati sulla tortuosa discesa del Malojapass. Nel giro di pochi chilometri, i fitti e scenografici tornanti si distendono sul fondo della Valchiavenna, aprendo un’altra vista impressionante sul gruppo dell’Albigna, con la grande diga a chiudere la vallata. Rientrati in Italia, a Chiavenna, si riprende la Statale 36 per rientrare a Milano.
Il giro completo, di circa 350km, è tranquillamente percorribile in giornata; dalla tarda primavera fino all’inizio dell’autunno, qualsiasi giornata di sole è ideale per goderselo al massimo. Il nostro consiglio, però, è quello di aspettare i primi giorni di luglio, quando i grandi alberghi di St.Moritz inaugurano la stagione estiva: partendo da Milano verso le 9, dovreste arrivare al Suvretta o al Palace in orario perfetto per il pranzo…
Val Tidone, Passo del Penice e Val Trebbia
La seconda traccia conduce verso il fiume Trebbia, con le sue spiagge che molti chiamano “i Caraibi di Milano”. Fatichiamo un po’ a trovarci d’accordo con questa definizione, forse un po’ troppo lusinghiera, ma di una cosa siamo certi: le strade che dalla città portano a Bobbio sono tra le più suggestive che la Lombardia abbia da offrire.
Stavolta, Milano rimane a Nord: si parte infatti in direzione Sud, percorrendo via Ripamonti (che diventa poi Statale 412). La prima tappa del giro è Castel San Giovanni, all’inizio della Val Tidone. Da qui si procede verso Borgonovo, che sorge attorno alla Rocca Viscontea, e si arriva a Pianello, dove la strada inizia a costeggiare il torrente Tidone. Da qui in poi, il percorso diventa sempre più entusiasmante, con lunghi curvoni da percorrere e, tutto intorno, la campagna che inizia a mutare in collina.
Seguendo le indicazioni per Zavattarello si procede in un susseguirsi continuo di borghi arroccati sulle colline, vecchie cascine e macchie d’alberi; la strada è ora la Provinciale 207, che snodandosi nel sottobosco porta fino a Varzi, paese famoso per i suoi salami. Proprio qui inizia la salita verso il valico di giornata, il Passo del Penice, che permette di oltrepassare il monte omonimo per poi scendere in Val Trebbia.
Trenta chilometri di strade di collina immerse nel verde e con affacci mozzafiato sulle colline dell’Oltrepò Pavese conducono ora a Bobbio, borgo medievale che sorge su un’ansa del fiume Trebbia ed è il punto ideale per fermarsi a pranzare o, se la temperatura lo richiede, rinfrescarsi con un bagno al torrente: la spiaggia della Berlina, a pochi minuti dal centro, è il luogo ideale per fare un tuffo.
Per tornare verso casa si risale il passo ma, anziché tornare a Varzi, si imbocca ancora una volta la Statale 412 scendendo verso Romagnese, scendendo dal monte Penice lungo il percorso seguito anche dal torrente Tidone. Si segue il torrente fino a Pianello, e ci si stacca dalla 412 per imboccare la Provinciale 33 verso Agazzano e Piacenza. Una volta giunti a Piacenza, a voi la scelta: potete optare per un rientro rapido lungo la A1, oppure per la Statale 9 se volete godervi ancora per qualche ora la campagna.
Passo Dordona
Abbiamo deciso di lasciare per ultimo il giro più “avventuroso” dei tre, e l’unico che prevede un tratto - peraltro consistente - di sterrato. Nulla di eccessivamente tecnico, beninteso, ma abbastanza da precluderlo a qualsiasi moto stradale pura. Come per il primo itinerario, si parte da Milano in direzione Nord, oltrepassando Lecco e salendo fino a Colico per imboccare la Valtellina. A Berbenno si abbandona la Statale 38 per attraversare il fiume Adda e raggiungere Fusine, piccolo paese sul versante sud della valle.
Da qui in poi inizia la salita vera, quella emozionante: dopo alcuni tornanti asfaltati, con cui ci si lascia alle spalle Fusine, le ruote iniziano a mordere lo sterrato. L’ascesa è lunga e decisamente ripida, ma il sottofondo è generalmente in buone condizioni. A poco a poco il bosco ceduo lascia il posto alle conifere, fin quando anche queste non scompaiono facendo spaziare la vista fino alla cima delle montagne che dividono Valtellina e Val Brembana. A circa un chilometro dal valico si incontra il Rifugio Dordona, sempre aperto nei mesi in cui il passo è percorribile; giunti in cima, invece, vale la pena fermarsi per qualche minuto ad esplorare le trincee della prima guerra mondiale, che non furono mai teatro dei combattimenti e forse proprio per questo si sono conservate perfettamente fino ai giorni nostri.
La discesa che porta a Foppolo è più breve e decisamente più semplice rispetto alla salita, ragion per cui vi proponiamo di percorrere l’itinerario in senso orario; il paese si raggiunge, ovviamente, dall’alto, e la strada torna ad essere asfaltata proprio accanto alle prime case. Da qui, il rientro a Milano passa per San Pellegrino Terme, lambisce Bergamo e lascia poi varie scelte: la più diretta è ovviamente l’autostrada, ma non mancano statali e provinciali per chi non ama il carosello delle quattro corsie sulla A4.
L’itinerario misura circa 250km; il passo Dordona, con il rifugio omonimo, si trova esattamente a metà strada, ed è il punto ideale per godersi un piatto di pizzoccheri circondati dalle montagne. Prima di partire per il giro, ricordatevi di controllare che il passo sia percorribile: è sufficiente una telefonata ad un bar di Fusine o Foppolo, per evitarvi una delusione nel caso in cui la neve in quota non si sia ancora sciolta. A Fusine, non dimenticate di comprare il permesso di transito per il passo: costa solamente 3€, ed è venduto in tutti i (pochi) bar del paese.
Ora che avete tutte le indicazioni, non vi resta che salire in sella e godervi una giornata di libertà con la vostra moto. Se prima di partire volete aggiungere l’ultimo tocco al vostro outfit, date un’occhiata al nostro sito, e naturalmente non dimenticate di taggarci nelle vostre foto!